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“ …per chi fa teatro quali sono le tradizioni, le botteghe, le scuole, le ricerche con le quali confrontarsi ? Ognuno dovrà trovare le sue. La vera sfida è riuscire a stabilire una relazione vivente con questi precursori. Ma ogni sentiero può e deve essere percorso da noi per la prima volta ” Un saggio del regista e docente teatrale Gioacchino Palumbo su alcuni dei grandi maestri del teatro del ‘900, da Stanislavskij a Mejerchol’d, da Artaud a Grotowski. Stanislavskij ha creato il più importante e utilizzato metodo di recitazione Mejerchol’d è il creatore della biomeccanica e il fautore di un teatro anti-realistico ed astratto Artaud, con la sua utopia teatrale, è il grande visionario e poeta del teatro moderno. Grotowski, indiscusso maestro del teatro degli ultimi decenni, ha creato uno straordinario metodo di allenamento psicofisico dell’ attore e spettacoli memorabili Gioacchino Palumbo ha evidenziato che i quattro maestri prescelti sono quelli che più hanno influenzato il suo operato di regista e la trentennale attività di pedagogia teatrale. Con Grotowski poi Palumbo ha avuto modo di collaborare direttamente, partecipando a progetti quali “L’albero delle genti”, “La veglia”, “Song of myself”, “Progetto montagna”, “Meditazione a voce alta” “Credo che questo libro – ci dice l’autore - possa essere facilmente compreso anche da chi si avvicina al teatro da spettatore che vuole capire i processi creativi che sono alla base di uno spettacolo teatrale. Ho scritto questo libro pensando anche ai miei allievi dei corsi di recitazione ed espressività drammatica, per fornigli un quadro delle teorie più importanti e una conoscenza delle tecniche di creazione del personaggio e di formazione dell’ attore. Ma anche agli allievi della Accademia di Belle Arti, che possono così approfondire le tematiche proposte da questi quattro grandi maestri del novecento, spesso trascurati dai libri di testo.” |
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